24A SETTIMANA ALFONSIANA. Palermo 22/30 settembre 2018
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- Pubblicato 13 Agosto 2018
- Scritto da Nino Fasullo - Segno
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“E beato chi non si scandalizza di me”
Mt 11,6; Luca 7,23
Gesù, uno scandalo. Allora come oggi
“E beato chi non si scandalizza di me” (Mt 11,6). Queste parole di Gesù – tema della 24ma Settimana Alfonsiana – sono la risposta a Giovanni Battista che aveva inviato due discepoli a chiedergli di dire se era lui il Messia o bisognava attendere un altro. Il Battista era in crisi. Forse non credeva più che Gesù fosse il Messia, che pure lui stesso aveva presentato alle folle con l’immagine dell’Agnello di Dio. Gesù non presentava i tratti del Messia: scure in mano a recidere il male alle radici, e giudice severo che colpisce senza pietà chi non rispetta la legge di Dio.
In realtà, Gesù operava diversamente, con altro stile. Rappresentava non il rigorismo di Giovanni ma la benignità di Dio. Frequentava e si faceva anche frequentare da gente priva di reputazione: pubblicani, lebbrosi, prostitute: neppure condannava le adultere che Mosè aveva ordinato di lapidare. Per questo si convinse, ingenuamente, di non avere altra scelta che passare la parola a Gesù. Il quale rispose, a suo modo: “Andate, disse, e riferite a Giovanni quel che udite e vedete: i sordi odono e i ciechi vedono, gli zoppi camminano e i lebbrosi sono purificati, i morti risorgono e il vangelo è annunciato ai poveri. E beato – concluse – chi non si scandalizza di me” (Mt 11,4-6). Giudichi da sé, il Battista, se questi non sono segni dei tempi messianici.
Tutto si gioca su Gesù che scandalizza per avere detto: “Beati i poveri”. E perché praticava e invitava a praticare la compassione la pietà la misericordia il perdono. Tutti beni evangelici che nel cristianesimo hanno sempre fatto problema. Lo fanno ancora oggi. L’occidente cristiano infatti si sgretola – si estingue – se non riesce a accogliere i poveri, gli immigrati, gli stranieri che, come insegnano il Vangelo e papa Francesco, sono il volto carnale di Dio. Il cui unico comandamento è di condividere il proprio benessere con i poveri. Nessun dubbio: se si chiude ai poveri si chiude a Dio. O non è stato Gesù a dire: “Guai a voi ricchi” se non vi prendete cura, secondo giustizia, dei poveri?
Quest’anno ricordiamo la forza gentile di don Giuseppe Puglisi, il parroco di Brancaccio che servì la sua gente – ricca di dignità umana – dicendo No al potere criminale della mafia. Venticinque anni fa lasciò alle città e alle chiese siciliane un immenso patrimonio di fede e di passione per la giustizia l’accoglienza la solidarietà.
Don Puglisi, un uomo che non si scandalizzò di Gesù.
Nino Fasullo
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Italia Nostra Palermo pubblica i materiali del Corso di Formazione 2016/2017
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- Pubblicato 22 Gennaio 2018
- Scritto da ribaudo
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Finalmente disponibili sul sito di Italia Nostra, sezione di Palermo, i materiali didattici relativi al Corso di formazione per docenti
Di Paesaggio in paesaggio.
Il patrimonio culturale e paesaggistico come risorsa di identità sociale e culturale, premessa alla cittadinanza consapevole
diretto da Anna Maria Adamo e coordinato da Adriana Chirco.
I seminari hanno avuto luogo presso il Punto Flaccovio,via Federico Garcia Lorca, 5 - Palermo fra il mese di ottobre 2016 e il mese di marzo 2017.
Il programma del corso è interamente consultabile all'indirizzo:
http://www.italianostraedu.org/wp-content/uploads/2016/10/programma-corso-Palermo-IN-new1.pdf
La ricca documentazione prodotta può essere consultata e scaricata all'url:
http://www.italianostrapa.it/corso-docenti-2016-2017.html.
(Foto Francesco Passante - CRICD)
“Ti racconto il Museo di Petralia Soprana”: i giovani del “Malaspina” incontrano l’archeologia.
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- Pubblicato 04 Maggio 2018
- Scritto da Rosa Maria Cucco - SopriPa
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“Ti racconto il Museo di Petralia Soprana”
Museo senza barriere.
I giovani dell’Istituto penale per minorenni “Malaspina” incontrano l’archeologia.
Palazzo Ajutamicristo 8 maggio 2018
Vista la proficua e costruttiva esperienza del 2016,che ha visto il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, La Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, ICOM Sicilia e l’Istituto penale per minorenni di Palermo coinvolti nel progetto “Fatti un giro Bellezza”, anche quest’anno si è volutosostenere e favorire un’iniziativa che, attenendosi alle finalità insite nel progetto suddetto, creasse un forte legame tra la cultura e la bellezza ed il sociale.
Mentre nel 2016 il progetto ha riguardato il Castello a Mare di Palermo, nel 2017 si è pensato di interessare il territorio, coinvolgendo un Comune ricco di storia e di tradizioni, quello di Petralia Soprana, che sta allestendo un Museo, denominato “Della Memoria e del Presente”. Una scelta non casuale perché proprio questo Museo è un esempio della possibilità di cambiamento, di svolta decisiva che può derivare dalla Cultura: l’ex carcere di Petralia Soprana, infatti, diviene sede del Museo Civico,raccogliendo oggetti che raccontano la storia di quest’area delle Madonie tra passato e presente. Un luogo di detenzione si trasforma in un contesto aperto a tutti e che invita alla visita.
Il titolo “Ti racconto il Museo di Petralia Soprana” sintetizza la volontà di sentire il Museo ed i suoi contenuti come “cose” da raccontare, con modalità diverse in relazione alla condizione ed al punto di vista del Narratore, che in questo caso sono i giovani ospiti del Malaspina, gli operatori del carcere, i rappresentanti della Soprintendenza, del Museo Civico di Petralia e di ICOM.
La rivoluzione in onda. In memoria di Mauro Rostagno
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- Pubblicato 20 Settembre 2016
- Scritto da ribaudo
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28 Settembre 2016, ore 9,00
Real Albergo delle Povere - Corso Calatafimi, 217
Presentazione e proiezione del film documentario
La rivoluzione in onda.
In memoria di Mauro Rostagno
Interventi di:
Caterina Greco, Direttore del CRICD
Riccardo Arena, Presidente Ordine Giornalisti di Sicilia
Laura Cappugi, Dirigente Filmoteca Regionale Siciliana
Alberto Castiglione, regista
Carla Rostagno, sorella di Mauro